Dobloni, dinar e dollari: ecco le monete straniere più rare in assoluto
Quali sono le monete straniere rare di maggior valore? Domanda da un milione di dollari, verrebbe da dire! Un po’ come il prezzo che hanno raggiunto all’asta alcuni esemplari la cui circolazione è stata molto limitata.
Se sei un appassionato di international coins, in quest’articolo ti offriremo una breve panoramica sulle monete straniere rare più apprezzate e richieste dai collezionisti.
Come si stabilisce il valore delle monete rare?
I criteri per stabilire il valore di una moneta sono innanzitutto la sua rarità e il suo stato di conservazione. La combinazione di questi due fattori determina la sua quotazione.
Lo stato di conservazione di una moneta serve per capirne le condizioni ed è influenzato dalla più o meno circolazione della stessa. Viene definito Fior di conio (FDC), ad esempio,un esemplare che sostanzialmente non ha mai circolato.
La scala della rarità, invece, viene stabilita in rapporto alla tiratura di una moneta, che in determinati casi può essere molto bassa. Vediamo qualche esempio.
Le 5 monete straniere rare di maggior valore
Un antico detto recita che “il tempo è denaro”. Ben consapevoli del prezioso significato di questa massima, andiamo subito al punto. Ecco quali sono le monete straniere rare di maggior valore:
- Flowing Hair Silver Dollar (1794). Il prestigio di questa moneta lo si deve innanzitutto a questioni di interesse storico. Infatti si tratta della primissima valuta emessa dal Governo Federale degli Stati Uniti d’America, costituitosi nemmeno vent’anni prima. Fu realizzata tra il 1794 e il 1795 in circa 160.295 esemplari, prendendo ispirazione dalla moneta spagnola da 8 Real. Realizzata in lega d’argento e rame, sul fronte è rappresentata la “Dea della libertà”, mentre sul retro campeggia l’inconfondibile Aquila che contraddistinguerà anche le successive monete da 1 dollaro. Nel 2013 è stata venduta all’asta per 10 milioni di dollari, stabilendo il record mondiale per il prezzo di vendita di una moneta.
- Double Eagle (1933). La vicenda che contraddistingue questo rarissimo esemplare del 1933 è molto singolare. Si tratta di una moneta d’oro del valore nominale di 20 dollari, che venne emessa per la prima volta nel 1907 e ritirata nel 1933 con un decreto emanato dal presidente Franklin D. Roosevelt per far fronte al crollo della Borsa di Wall Street del 1930. La misura presidenziale mirava al ritiro delle valute in oro e al contestuale approvvigionamento di riserve auree da parte della Federal Reserve. Nel 1933 la Double Eagle venne coniata ma non entrò mai in circolazione. Vennero conservati soltanto i due esemplari custoditi alla Smithsonian Institution, oltre a quelli sfuggiti al Gold Reserve Act. Nel 2002, uno di questi è stato ceduto a un acquirente anonimo per circa 7 milioni e mezzo di dollari.
- Brasher Doubloon (1787). Qualche anno prima del nuovo conio ufficiale, il rinomato orafo statunitense Ephraim Brasher coniò privatamente questa moneta da 8 Escudos spagnoli, che passò alla storia come Doblone di Brasher. Il Governo Federale respinse la petizione in favore di questo conio promossa dallo stesso Brasher e i pochi esemplari che hanno visto la luce hanno raggiunto una quotazione allora impensabile. Nel 2011 una società di investimento ne comprò un esemplare per 7 milioni e 400 mila dollari.
- Gold Dinar (685-705 DC). Unica moneta non statunitense in questa speciale classifica, venduta all’asta per 6 milioni di dollari a un anonimo acquirente europeo. Il Gold Dinar è una moneta d’oro medievale emessa tra il 685 e il 705 da califfo Abd-al Malik, Ha un peso di 4,25 grammi e la transazione del 2011 ha fatto registrare un vero e proprio record per la quotazione di una moneta non americana.
- Liberty Head Nickel (1913). Questa moneta da 5 centesimi di dollaro realizzata in lega di rame e nichel è stata prodotta a partire dal 1883, per essere ritirata nel 1913. In quest’ultimo anno ne sono stati prodotti solo 5 esemplari, mai entrati in circolazione. 3 di essi sono custoditi in altrettanti musei, mentre le altre 2 copie sono oggetto di collezionismo. L’ultima compravendita è del 2010 e ne ha fissato il prezzo a 4 milioni e mezzo di dollari.
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