Dai lingotti alle monete: quanti sono e come riconoscere i carati dell’argento?
Elemento chimico numero 47 della tavola periodica, ottimo conduttore termico, straordinarie capacità riflettenti: le proprietà dell’argento sono davvero innumerevoli e non a caso questo materiale viene utilizzato sin dall’antichità per la realizzazione di monete e manufatti di vario tipo.
Se possiedi dei tesori nascosti e stai pensando di venderli, potrebbe essere il momento giusto per richiedere una valutazione e scoprire i carati del tuo argento.
Curiosità sull’argento: dalla lavorazione agli usi
La lavorazione dell’argento vanta una tradizione plurimillenaria ed è giunta fino ai giorni nostri regalandoci oggetti di enorme pregio, come il rinomato Tesoro dei Granduchi di Firenze o monete rare di valore come il prestigiosissimo dollaro d’argento del 1794, battuto all’asta per ben 10 milioni di dollari!
Oggi questo metallo viene estratto principalmente in America Latina ed è molto richiesto in ambito industriale per le sue ottime capacità termiche e riflettenti: si tratta in assoluto del miglior conduttore elettrico e ciò ne mantiene alta domanda e quotazione. Quest’ultima, però, varia a seconda dei carati dell’argento che ne determinano quindi il valore finale.
Una curiosità particolarmente interessante è legata alla nomenclatura di questo materiale: il termine argento deriva da una parola latina che significa letteralmente “splendente”. Luminosità e splendore sono infatti gli elementi che più amiamo di questo metallo, molto apprezzato nella realizzazione di gioielli preziosi.
Carati dell’argento: ecco i 5 titoli principali
Quando parliamo di carati dell’argento ci riferiamo alla sua purezza, ossia alla percentuale di argento contenuta in un dato oggetto. Allo stato naturale, infatti, l’argento si presenta come un minerale piuttosto duttile: ciò significa che per forgiare gioielli, monete e qualunque altro tipo di manufatto, è necessario legarlo ad altri metalli.
La purezza di un metallo, dunque, si esprime in carati (K) e il valore massimo è pari a 24K. Questo valore contraddistingue l’Argento 999, ossia l’argento puro a 999 millesimi.
A questo punto ti starai chiedendo quali sono i carati dell’argento più comuni e come si riconoscono. Ebbene, le carature più diffuse sono le seguenti:
- Argento 24K. Come accennato, la massima caratura contraddistingue l’argento con titolo 999. Si tratta sostanzialmente di argento puro e lo si trova soltanto nei lingotti d’argento, che devono necessariamente recare un contrassegno che ne esplicita il titolo.
- Argento 22K. Probabilmente la caratura più diffusa, indubbiamente la più pregiata tra i beni di consumo. Si tratta dell’Argento 925, meglio conosciuto come Argento Sterling. Normalmente lo si trova nei servizi di posate pregiate e nei gioielli.
- Argento 21K. Contraddistingue l’argento con titolo 900 ed è la caratura privilegiata per la realizzazione di medaglie e monete.
- Argento 20K. 835 millesimi di purezza per un’altra caratura piuttosto usata nella coniazione di monete.
- Argento 19K. Questa caratura contraddistingue gli oggetti che presentano una quantità di argento pari a 800 millesimi. Viene utilizzato per realizzare posate, gioielli e altri manufatti.
Come richiedere la quotazione dei carati dell’argento
Adesso che conosci tutti i segreti sull’argento e sulle carature più diffuse, non ti resta che chiedere la valutazione dei tuoi preziosi affidandoti ai migliori esperti del settore.
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