Orodei Banco Metalli Preziosi
Trasformare i rifiuti elettronici in oro con una spugna proteica derivata dal siero di latte
Con l’aumento della produzione globale di rifiuti elettronici, stimata a circa 40 milioni di tonnellate all’anno, la necessità di soluzioni sostenibili per il loro riciclo è diventata una priorità urgente. Tra le risorse preziose contenute nei dispositivi elettronici, l’oro rappresenta uno dei materiali più ricercati, ma i metodi tradizionali per il suo recupero sono spesso costosi e dannosi per l’ambiente. Un team di ricerca dell’ETH di Zurigo, guidato dal professor Raffaele Mezzenga, ha sviluppato un metodo innovativo che utilizza un sottoprodotto della produzione del formaggio, il siero di latte, per recuperare oro dai rifiuti elettronici in modo altamente efficiente e sostenibile.
Un approccio sostenibile al recupero dell’oro
Il processo di recupero dell’oro sviluppato dal team di Mezzenga si basa sull’uso di un aerogel prodotto dal siero di latte, un sottoprodotto dell’industria casearia. Il dottor Mohammad Peydayesh, un ingegnere chimico del team, ha spiegato che l’aerogel viene prodotto denaturando le proteine del siero in condizioni acide e alte temperature, formando delle nanofibrille proteiche. Una volta liofilizzato, il gel diventa una spugna leggera e porosa.
In laboratorio, i ricercatori hanno dissolto componenti di vecchie schede madri di computer in una soluzione acida, liberando ioni metallici. Quando la spugna proteica è stata immersa nella soluzione, gli ioni d’oro hanno aderito in modo altamente selettivo alle fibrille proteiche. Riscaldando la spugna, gli ioni si sono ridotti in fiocchi d’oro che sono stati successivamente fusi per formare una pepita.
Efficienza e sostenibilità del processo
Uno dei vantaggi chiave del nuovo metodo è la sua sostenibilità economica. Secondo le stime del professor Mezzenga, il costo complessivo dei materiali e dell’energia per produrre l’aerogel e recuperare l’oro è 50 volte inferiore al valore dell’oro recuperato. Rispetto ai metodi tradizionali, come l’uso del carbone attivo, che adsorbe solo circa 60 mg di oro per grammo di materiale, l’aerogel è in grado di assorbire 190 mg di oro per grammo, risultando tre volte più efficiente.
Inoltre, l’impatto ambientale del processo è significativamente ridotto. Il carbone attivo, utilizzato comunemente per il recupero dei metalli, richiede molta energia per essere prodotto e comporta un maggiore impatto negativo sul ciclo di vita complessivo. La spugna proteica, invece, riduce le emissioni di carbonio di circa il 25%.
Aziende come Orodei Banco Metalli Preziosi, specializzate nel commercio e nella lavorazione dei metalli preziosi, potrebbero trarre vantaggio da questo nuovo processo, che offre un modo più efficiente e sostenibile di recuperare e valorizzare l’oro.
Applicazioni future e potenziale di mercato
Il team di ricerca dell’ETH Zurigo vede nel loro metodo un grande potenziale per il mercato. Non solo il recupero dell’oro dai rifiuti elettronici rappresenta una soluzione commerciale vantaggiosa, ma i ricercatori stanno esplorando altre possibili applicazioni. Si stanno valutando l’uso di altre proteine derivate da sottoprodotti alimentari, come la cheratina o le proteine della produzione di tofu, per il recupero di metalli rari e preziosi da rifiuti industriali o da processi di placcatura in oro.
Il team sta già lavorando per adattare questa tecnologia su scala industriale e spera di rivoluzionare il modo in cui i rifiuti elettronici vengono riciclati, migliorando al contempo la gestione sostenibile dei sottoprodotti alimentari.
Il metodo sviluppato dal professor Mezzenga e dal suo team dimostra come due flussi di rifiuti, quelli alimentari e quelli elettronici, possano essere trasformati in oro, un metallo di grande valore sul mercato, gestito anche da istituzioni come Orodei Banco Metalli Preziosi. Questo approccio rappresenta un progresso significativo verso una gestione più sostenibile e efficiente delle risorse, riducendo sia l’impatto ambientale dei rifiuti elettronici che lo spreco di sottoprodotti alimentari. Il futuro del riciclaggio dei metalli preziosi potrebbe essere profondamente influenzato da questa tecnologia, aprendo la strada a un ciclo di produzione più circolare e sostenibile.
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